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Opere

Racconti dispersi

Sessantanove 'nuovi' racconti di Moravia, dispersi su giornali, riviste, almanacchi, fra il 1928 e il 1951. Questi racconti, scanditi in tre fasi, ci dicono che Moravia è stato un buon lettore. Pagine di sprofondamento nelle oscurità, nelle caverne della psiche, pagine di avviso che il male è sempre sulle porte dell'anima, e poi paure e dilavate, rivoltate fantasie, dove visioni di moderna civiltà urbana spiovono in un'atmosfera di cifrata irrealtà.

Viaggi. Articoli 1930-1990

Questo volume è costituito da un'organica serie di articoli apparsi originariamente su varie testate giornalistiche; essi documentano le impressioni e riflessioni dell'autore nel corso dei numerosissimi viaggi compiuti in tutto il mondo. Un'occasione, quindi, per avere sottomano un taccuino di idee che è come un piccolo manuale di antropologia applicata, scritto con l'estro e il gusto del dettaglio propri di un autentico narratore. La Postfazione è di Tonino Tornatore, che ha seguito il lavoro nelle sue particolarità filologiche e storiche. (Edizione fuori commercio)

 

Opere/I - 1927.1940

Nel primo volume di questa nuova edizione rilegata delle opere complete di Alberto Moravia troviamo innanzitutto i due romanzi giovanili fondamentali, Gli indifferenti e Le ambizioni sbagliate. Per quanto riguarda i racconti, i criteri editoriali seguiti prevedono il ripristino delle raccolte originali. Ecco allora le novelle di La bella vita, L'imbroglio e I sogni del pigro. Conclude l'opera una serie ragionata di racconti dispersi.

 

Opere/II - 1941.1949

Il secondo volume delle opere complete di Alberto Moravia comprende tre romanzi (La mascherata, La romana e La disubbidienza), il celebre racconto lungo Agostino e le raccolte di novelle L'amante infelice, L'epidemia, Due cortigiane, L'amore coniugale e altri racconti. Come nel primo volume, anche qui fanno seguito alcuni racconti dispersi, che appaiono per la prima volta riuniti nell'ambito dei progetto complessivo di riedizione delineato da Enzo Siciliano. Apre il volume una introduzione di Piero Cudini.

Opere/III - 1950.1959

Il volume, in due tomi, contiene tre romanzi, II conformista, piccolo gioiello di analisi della "falsa coscienza" della borghesia, il celebre La ciociara, ll disprezzo e i racconti di L'epidemia, oltre alle raccolte Racconti romani e Nuovi racconti romani. Del Conformista e della Ciociara vengono presentati importanti inediti, espunti dalle versioni canoniche. Una scelta di racconti dispersi e le note ai testi completano il volume.

 

Opere/IV - 1960.1969

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I due amici

Dopo un romanzo sul Fascismo come 
Il conformista, tra il 1950 e il 1952 
Alberto Moravia tentò di scrivere anche
 un romanzo sul Comunismo. Nel romanzo incompiuto del 1952, il protagonista Sergio aderisce agli ideali 
del Comunismo per sfuggire all’inerzia 
e all’isolamento, ma anche in questo caso l’ideologia si rovescia in un calcolo machiavellico dove “il fine giustifica i mezzi”. Per convertire al Comunismo l’amico Maurizio, che a differenza di lui è ricco, borghese e vitale, Sergio giunge infatti a sacrificare il bene più prezioso, l’amore.

I tre frammenti recuperati al Fondo Alberto Moravia da una vecchia valigia di carte 
e dattiloscritti si collocano dunque sulla linea principale della riflessione letteraria 
e ideologica di Moravia e restituiscono “la storia di alcuni ragazzi comunisti e delle loro vicende amorose in rapporto all’ideologia politica: voleva cioè rappresentare la misura in cui incide sulla vita sentimentale un partito che non lascia all’uomo residui di individualità” (spiega Moravia in un’intervista del 1953).

Cinque racconti romani

I lettori di Moravia si dividono da sempre tra coloro che prediligono i suoi romanzi
 e coloro che preferiscono invece i racconti. Tra questi ultimi un posto centrale spetta ai Racconti romani (1953) e ai Nuovi racconti romani (1959), che costituiscono uno dei risultati più felici e fortunati dello scrittore. L’Italia degli anni Cinquanta, con le sue miserie e il suo dinamismo, rivive luminosamente nell’umanità indaffarata e vociante per le vie di Roma, che Moravia racconta con una simpatia e un umorismo che forse solo il popolo romano del dopoguerra ha saputo ispirare al fustigatore della borghesia capitolina. In questa pubblicazione cinque racconti selezionati per il loro carattere rappresentativo della città e della sua umanità.

Lettere ad Amelia Rosselli

Alberto Moravia era legato per nascita
 ai fratelli Rosselli: Carlo e Nello, assassinati 
in Francia su mandato del Fascismo italiano. Con loro, suoi cugini, e con tutta la famiglia Rosselli, in particolare con la zia Amelia, Moravia intratteneva un costante carteggio, qui raccolto con circa sessanta lettere: Amelia Rosselli (1870-1954) svolse un ruolo decisivo nella formazione umana e intellettuale del giovane scrittore.
 Quel che ne emerge, insieme ad altre lettere familiari e ai primi esercizi poetici, è un vero 
e proprio ritratto dello scrittore da giovane – quando già letture e interessi facevano presagire il futuro di grande scrittore
 che di lì a poco lo aspettava.

 Inoltre, le lettere registrano i maggiori accadimenti degli anni Venti e Trenta, intrecciandosi con le vicende dei fratelli Rosselli. Un capitolo ineludibile del Novecento italiano.

Cinema italiano

Oltre mezzo secolo di cinema italiano percorso attraverso gli articoli di Alberto Moravia: dagli scritti giovanili agli esordi come critico cinematografico nel 1944-1945, fino alle celebri recensioni per "L’Europeo” e “L’Espresso”. A vent’anni dalla morte dell’autore
 de Gli indifferenti vengono raccolti, per la prima volta in modo ragionato e completo, 
tutti gli scritti da lui dedicati al nostro cinema: analisi di film, ma anche interviste, interventi polemici, riflessioni sul lavoro dello sceneggiatore. Uguale interesse presentano le sue incursioni nel cinema popolare e di genere.
 Quella del critico, per Moravia, è stata una seconda professione, con una continuità straordinaria durata tutta la vita. Recensore ostentatamente non specialista, spicca 
tra i suoi colleghi per la competenza e l’ampiezza delle questioni considerate: il confronto
tra cinema e letteratura; l’attenzione ai dibattiti culturali; l’apertura a una dimensione sociale
 e politica. A partire da un punto di vista letterario – il cinema come strumento per raccontare storie – Moravia valorizza le specificità del grande schermo, 
trasformandolo in un osservatorio privilegiato per riflettere sui mutamenti della società.
 Il risultato è una vera e propria storia del cinema italiano, come non è mai stata raccontata.

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Dicono di Lui

Una sezione dedicata ai contributi di altri, che raccoglie testimonianze d’autore, ricordi, letture private, pensieri, sguardi sullo scrittore. Uno spazio dove raccontare non soltanto le sue opere e le sue riflessioni politiche/artistiche/letterarie, ma anche le vicende e i luoghi della sua vita, attraverso le parole e le immagini di studiosi, lettori, amici, esperti, e di chi ha semplicemente letto e amato i suoi romanzi, i racconti, gli articoli.  

La Casa Museo

La casa di Alberto Moravia conserva le tracce della sua vita quotidiana, dei viaggi e delle frequentazioni. Dalle maschere africane ai makemono orientali; dai celebri ritratti alle opere degli amici pittori e scultori; dai souvenir di viaggio ai dischi e ai classici della letteratura; dalle lampade pop anni Sessanta alla macchina da scrivere Olivetti 82.